L’ Association for the integration of women formerà quattro donne dalla Nigeria e dal Ghana, appassionate di cibo e con voglia di condividere i loro sapori con la comunità modenese.

Modena, 27 Aprile 2021- Association for the Integration of Women (AIW), un’organizzazione non-profit fondata un anno fa dalla 27enne italo-americana Caroline Caporossi, potenzierà le sue azioni nel territorio a Maggio lanciando il primo programma di formazione culinaria di cui beneficeranno quattro donne dalla Nigeria e dal Ghana, che hanno capacità, ambizioni e sogni di lavorare nei ristoranti modenesi.
L’apertura del programma culinario, originariamente prevista per la scorsa primavera,ha conosciuto un brusco arresto determinato dal Covid 19 che ha tuttavia permesso di progettare e realizzare l’esperienza sartoriale denominata “Cucire Insieme”. Il cambio di programma ha permesso ad AIW di tessere una rete di partners locali e coinvolgere le stesse donne, consentendoci di ripartire ancora più efficaciemente.
Il programma di formazione, sviluppato da Jessica Rosval direttrice culinaria di AIW e Chef del Casa Maria Luigia di Massimo Bottura, è una proposta unica che usa i tre pilastri di AIW: capacità, opportunità e motivazione e che prevede una formazione olistica che potenzia le donne sia le competenze tecniche che le capacità relazionali influenzando positivamente l’autostima che le renderà capaci di successo nel loro lavoro futuro. I corsi culinari avranno come docenti la chef di AIW Alessia Morabito e altri chef appartenenti all'Associazione cuochi MOdena, mentre le altre competenze trasferibili verranno insegnate da donne volontarie - alcune migranti - che fanno parte della associazione International Women’s Association of Modena.
Dopo aver passato circa 30 ore a conoscere queste donne lo scorso autunno, AIW con la collaborazione dei servizi sociali ha selezionato 4 tirocinanti in base alle loro capacità, ambizioni e attitudini per il programma. Il partenariato con i servizi sociali risale all’ideazione di AIW, quando la fondatrice di AIW incontrò una assistente sociale responsabile del welfare comunitario interessata a contribuire con idee e propria sensibilità alla nascita del programma di AIW assieme ad un gruppo di madri nigeriane, una delle quali è parte del programma. Il Servizio Sociale Territoriale del Comune di Modena ha fortemente creduto in questo progetto vedendolo come un'opportunità unica per sostenere la valorizzazione delle competenze delle donne straniere e la loro inclusione non solo lavorativa, ma soprattutto sociale, contribuendo alla costruzione di un futuro più inclusivo anche per i loro bambini. Riprendendo delle parole scambiate con Il Servizio Sociale Territoriale:
“crediamo che questo tipo di inclusione delle donne straniere possa contribuire a promuovere una maggiore consapevolezza nella comunità circa il valore della diversità e l'arricchimento portatoci dal confronto costruttivo con altre culture.”
Questo corso è inoltre reso possibile dal coinvolgimento attivo di Caritas Diocesana Modenese, che ha fatto da “incubatore” a molti dei programmi di AIW, garantendo esperienza, fondi, e spazio per aiutare questa no-profit giovane e locale ad inaugurare le sue attività. Ringraziamo il nostro Vescovo don Erio Castellucci che ha dimostrato generosità e sensibilità trovando le forze per sostenere un gruppo di giovani donne straniere credendo nell’importanza delle donne migranti come soggetti attivi e protagoniste del loro futuro.
Nel corso dei prossimi 4 mesi, le donne si formeranno presso “Centro Papa Francesco” in Via dei Servi 18 della Caritas Diocesana nel centro Storico di Modena e all’interno dell’ ultimo progetto Caritas denominato “Fiducia nella Città” presso il “Laboratorio Crocetta”, uno spazio comune nel centro del quartiere omonimo . I Pasti preparati dalle donne di AIW, grazie alla collaborazione con la Caritas Modenese potranno essere condivisi in modalità differenti con persone accompagnate da Caritas nei vari luoghi della città.
Questo programma è solo l’inizio, di un progetto molto più ambizioso che consiste nell’apertura di un ristorante Sociale, il primo a Modena, denominato ROOTS. Contiamo di poter realizzare il sogno in autunno di vedere una ventina di donne l’anno formarsi sul campo e avere l’opportunità come modenesi di conoscere nuove culture e sapori provenienti da altri paesi attraverso il cibo. Tutto ciò è possibile grazie ai tanti partners e sponsors che ci hanno sostenuto in questi primi mesi di lavoro .
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